1. Fa' ciò che vuoi: come sarebbe dovuta finire

     
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    Sì, infine ho deciso di abbandonare "ufficialmente" questa fanfic. Il motivo è sempre da ricercare, piuttosto, in una questione stilistica: Fa' ciò che vuoi risale al 2010. All'epoca potevo pure sbizzarrirmi con improvvisate, interventi nella narrazione e trucchetti assortiti, ma ora non ci riuscirei proprio. E, per quanto so che alcuni lettori avrebbero anche preferito una narrazione più piana, non era la vera FCCV. E, onestamente, proseguirla con tutt'altro stile... non sarebbe stato lo stesso. C'è anche da dire che ho placato di netto i miei istinti da fangirl di Yami dell'epoca, quindi tempo sia anche una questione di passione x°. Con gli anni, poi, ho scritto tante di quelle Puzzle da saziare ogni mia eventuale sete o fantasia ship.
    Non la proseguo sia per rispetto per la fanfiction, quindi, che non mi va di proseguire solo perché sì, e nei miei, che odio forzarmi nella scrittura. Voglio tuttavia chiedere scusa ai lettori che leggeranno queste parole: avete accolto (ed inneggiato a) questa fanfic in maniera spaventosa. Posso dire senza molti dubbi che, su EFP, sia stata la mia storiella più di successo, quella cui io stessa ero più affezionata. Dunque vi chiedo scusa se la lascio così. E anche per i ritardi negli aggiornamenti, e gli inconvenienti tecnici. Dopo, vi dico invece grazie per quelle incredibili 100 recensioni, per l'affetto, e perfino per quei continui messaggi stile "ehi, quando aggiorni?" anche se di quando in quando si rasentava lo stalkering, lol. Grazie di tutto. Ci auguriamo che questo magic show vi sia piaciuto.


    Tuttavia, lasciarla così, senza manco dire come sarebbe andata a finire, pare brutto. Per cui, qui di seguito, ecco tutto ciò che avevo deciso per la trama.

    Prima di tutto devo dire che l'ho scritta in quell'epoca in cui strutturavo le mie fanfic in modo bizzarro; non posso semplicemente fare un riassunto della trama, perché avevo più che altro delle linee guida. Così, andremo per punti.
    Per la maggior parte, FCCV si sarebbe composta di scenette quotidiane sospese tra il WTF, il puccio e il flirt senza ritegno - il solito, insomma. Ovviamente, queste sono anche le parti di cui ricordo meno, mi è rimasta solo qualche idea molto frammentaria. Ad un certo punto, ad esempio, Yami si sarebbe spacciato per un bimbo, cugino minore di Yuugi... ed in quell'occasione avrebbe smarrito la bacchetta - che come vi spiegherò dopo, sarebbe stata una tragedia. Un'altra volta sarebbero dovuti andare ad una mostra di arte moderna, e la gita sarebbe finita con un'esplosione - c'entrava qualcosa anche una bicicletta; forse Yuugi chiedeva a Yami di trasformarsi in una bicicletta e quello rifiutava perché "poco professionale", forse dovevano rubare una bicicletta per scappare, o forse erano entrambe le cose insieme. Tra le altre, avevo pensato ad un capitolo in cui Yuugi sarebbe stato in ansia tutta la giornata perché l'oroscopo gli aveva predetto immani sventure. Sebbene Yami tentasse di tirarlo su di morale, in effetti, durante quella giornata gliene sarebbero capitate di tutti i colori, anche peggio della norma - tipo l'incontro degli zombie ninja. Ovviamente sarebbe finito tutto bene, ma a fine capitolo Yami avrebbe notato che quell'oroscopo tanto funesto... era del giorno prima.

    In generale l'idea era che, dopo il concerto, Yami iniziasse a mostrarsi sempre più carino e meno sfrangiamaroni; Yuugi, di suo, si sarebbe reso conto di apprezzarlo sempre di più... passando prima per le fasi di un'amicizia effettiva, e poi dell'amore. In realtà, si sarebbero fidanzati durante la storia, poco prima del climax finale (e avrebbero anche passato la loro prima notte di nozze, lololol. Non sarebbe stata inclusa nella fanfiction, però avevo accarezzato l'idea di farci una oneshot missing moment ad alto rating a parte.)

    Non è che la storia dovesse essere tutta cose carine ed allegrone. Ci sarebbero dovuti essere anche antagonisti più seri di Ushio. Subito dopo il concerto, ad esempio, sarebbero dovuti apparire Malik e Bakura. Bakura, in versione Touzoku-ou, sarebbe stato il genio di Malik, usando come lampada naturalmente l'Anello. Anche se, in realtà, l'evil overlord sarebbe stato Seto, in quanto avrebbe scoperto la vera identità di Yami come genio e dunque causato tutto il bordello finale.
    Sarebbero dovuti apparire anche Rebecca e Leon. Loro sarebbero stati due agenti giovanissimi, studiosi di paranormale, giunti lì per indagare sui misteriosi fenomeni che si stavano svolgendo a Domino in quel periodo. Avrebbero combinato qualche piccolo casino, ma si sarebbero mantenuti su un orientamento neutrale.

    Durante la storia, Yuugi avrebbe indagato e scoperto quasi tutte le regole su come funzionava la magia dei geni e il rapporto fra genio/padrone (usiamo padrone come definizione in mancanza di termini migliori).
    In primo luogo, avrebbe scoperto che la bacchetta era molto più importante di quello che sembrava. Perché è fatta di modo da realizzare i desideri in automatico, appena essi vengono pronunciati. Il genio non può impedirlo; potrebbe solo, volendo, reindirizzarli o ritardarli. L'unico modo che avrebbe di impedire del tutto la realizzazione di un desiderio sarebbe distruggere la bacchetta... cosa che non sarebbe molto saggio fare, in quanto la vita del genio e la bacchetta sono legati a doppio filo. Qualora la bacchetta venisse spezzata o distrutta, il genio morirebbe.
    Inoltre Yuugi avrebbe scoperto anche un'altra cosa importante: che la realizzazione dei desideri aveva un costo.
    Col passare della storia, Yuugi si sarebbe reso conto di sentirsi sempre più distratto e confuso; all'inizio avrebbe fatto fatica a ricordarsi qualche nome, poi ci sarebbero stati buchi di memoria... e infine veri e propri blackout in cui si sarebbe reso conto, con orrore, di non ricordare porzioni intere della sua vita. Questo perché, appunto, come diceva la misteriosa (?) incisione sullo scrigno d'oro in cui si trovava il Puzzle, ogni desiderio vale un ricordo - più o meno grande/importante a seconda della grandezza del desiderio stesso. Yami non avrebbe mai svelato se non gliel'avesse detto perché non voleva o perché non poteva; tuttavia, col passare dei capitoli, la questione gli avrebbe dato il tormento.
    Il ricordo di Yami sarebbe comunque rimasto quello più chiaro nella sua mente, sia in quanto "persona conosciuta più di recente" che "pensiero molto preponderante nel suo cervello".

    Fa' ciò che vuoi, stranamente, era una di quelle mie fanfic con un finale stabilito fin dall'inizio, il quale si sarebbe svolto più o meno così:

    Seto, ad un certo punto, avrebbe scoperto la vera identità di Yami come genio, e lui sarebbe sparito nel nulla.
    Per quel momento, lui e Yuugi sarebbero stati ufficialmente fidanzati, a Yuugi sarebbe mancata una bella fetta di memoria, e il 90% delle regole - anche segrete - sarebbero state del tutto esplicate.
    Yuugi non si sarebbe arreso e, con l'aiuto dei suoi amici e credo Rebecca e Leon, avrebbe indagato per ritrovare Yami. Alla fine ci sarebbe riuscito e sarebbe partito, però da solo, alla volta del Sahara. Nascosto nel centro del deserto, avrebbe trovato il quartier generale di una misteriosa organizzazione che si occupava del controllo e della gestione delle creature sovrannaturali - capeggiata da una strana donna chiamata semplicemente "Sua Eccellenza". Nelle idee originali sarebbe dovuta essere una variante dimensionale di Melissa (questo perché, nella primissima storia che avevo pensato con lei, era una sorta di cacciatrice del paranormale). Avevo poi cestinato l'idea, e quindi l'identità e il vero nome della donna sarebbero rimasti ignoti.
    Yami sarebbe stato bloccato lì, in attesa che lo rilocassero. Ci sarebbe stata una commossa riunione fra i due, e poi un'accesa discussione fra Yuugi e Sua Eccellenza, la quale lo avrebbe sostanzialmente mandato a grattarsi e detto di accettare la separazione - d'altronde, se tanto ci teneva, "Saresti dovuto stare un po' più attento, giusto?"
    Quando i buttafuori dell'organizzazione (?) fossero intervenuti per acchiappare Yuugi e rispedirlo a calci in Giappone, lui avrebbe avuto un'epifania, ovvero avrebbe capito cosa desiderava di più al mondo... stare con Yami, semplicemente. La sua vera volontà, l'ultimo desiderio.
    Al che, Yami gli avrebbe sorriso. "Mi dispiace, Aibou" avrebbe bisbigliato, "Ma questo è un desiderio che non posso realizzare." Così dicendo, avrebbe spezzato in due la bacchetta.
    Facciamo un passo indietro. L'unica cosa che Yuugi non sarebbe riuscito a svelare era il segreto ultimo riguardo i desideri e le lampade. Se un desiderio costa un ricordo, che succede quando ho finito i ricordi? Oppure: se trovassi la mia "vera volontà", che è il desiderio più grande di tutti, cosa (quanto) dovrei pagare pur di realizzarlo?
    In questi due casi, si sarebbe attivato un altro meccanismo: l'attuale genio sarebbe stato liberato... e sarebbe tornato umano. Mentre il padrone avrebbe perso tutte le sue memorie rimaste, si sarebbe trasformato in un genio e sarebbe stato risucchiato nella lampada a sua volta. Dunque ogni genio non è altri che il precedente proprietario della lampada, dopo che ha preso il posto del genio prima. Questo era ciò che era successo anche Yami, ed ecco perché la sua mancanza di ricordi del passato.
    Tuttavia, Yami era ovviamente a conoscenza di questa regola. Era uno dei motivi per cui all'inizio faceva il bastardello: il suo obiettivo era sfruttare il nuovo, incauto proprietario della lampada per farsi liberare. Sapendo di dover sacrificare quella persona, non voleva rischiare di affezionarcisi o di farsi apprezzare. Poi naturalmente le cose avevano preso una piega molto ship, evvabbé.
    Dunque Yami, posto di fronte alla scelta di venir liberato, ma costringere Yuugi alle stesse cose che aveva subìto lui (oltre al fatto che Yuugi avrebbe perso ogni memoria di lui, e del loro amore), oppure di fermare quell'ultimo desiderio, ma morire nel farlo... beh, preferisce la seconda.
    Perciò Yami sarebbe crollato a terra, Yuugi avrebbe urlato, qualcuno dell'organizzazione sarebbe accorso per soccorrerlo, la gente che doveva portar via Yuugi lì sarebbe servita solo per tenerlo fermo, il Puzzle sarebbe esploso in una miriade di pezzi dorati...
    ... e poi sarebbe intervenuta Sua Eccellenza, esordendo con un "... che palle. Ok. Hai vinto."
    Facciamo un ulteriore passo indietro. Ma Yami, di preciso, come ci era finito nel Puzzle?
    Millenni prima, Yami era un principe egizio, Atemu, cui spettava il trono. La Corte Sacra era più o meno come la ricordiamo. Anche in questo caso il colpevole è un po' Seth, sebbene non volontariamente. Dopo l'ennesimo casino di Mana, aveva deciso di vendicarsi di lei facendole trovare un oggetto magico molto difficile da utilizzare, cosicché si cacciasse nei guai e avesse modo di riflettere sulle conseguenze delle sue azioni... il problema fu che il suddetto gingillo magico l'aveva procurato Aknadin, che l'aveva incantato di modo che, all'inizio, paresse molto più innocuo. Quando poi Mana si era trovata invischiata nelle ovvie conseguenze, lei e Atemu avevano indagato. Saputo come andavano le cose, piuttosto che lasciare la sua migliore amica chiusa lì dentro o sacrificare qualcuno del suo popolo, Atemu aveva preferito entrarci lui stesso, pensando di poter così gestire anche conseguenze future.
    Sua Eccellenza, colpita dalla bontà di quel gesto, l'aveva sfidato: aveva promesso che, se nonostante il dolore portato dagli ovvi risvolti futuri, lui si fosse dimostrato così generoso anche in futuro... l'avrebbe liberato personalmente, e il Puzzle avrebbe smesso di essere una lampada, così non avrebbe più fatto male a nessuno.
    Lui aveva poi perso la memoria e non ricordava di quella sfida, ma lei sì. Sua Eccellenza, dunque, schifat- di nuovo colpita dalla sua... melensa virtù, avrebbe mantenuto la parola: Yami sarebbe tornato in vita come essere umano, Yuugi avrebbe recuperato la memoria e il Puzzle sarebbe rimasto a pezzi, ridotto a un cumulo d'oro. Poi l'organizzazione, gli edifici, Sua Eccellenza, ogni cosa sarebbe sparita nel nulla, lasciandoli da soli nel deserto.
    Dopo essersi scambiati i convenevoli che di solito usano le persone innamorate in queste situazioni, Yami gli avrebbe porto un gelato, affermando che faceva davvero caldo laggiù - e sottintendendo di avere ancora almeno una parte dei suoi poteri magici. Quando Yuugi l'avesse guardato male, avrebbe asserito: "Beh, Aibou, è meglio così. Ci hanno mollati nel cuore del deserto... come ci saremmo tornati a casa, altrimenti? E poi, e poi, diciamo che... lo prendo anche come risarcimento danni."

    Da specificare... non ricordo perché scelsi proprio Seth/Seto come antagonista totale della storia. x° #Still love you
    Non avevo mai deciso chi sarebbe dovuto essere il genio capitato in sorte a Mana, ma se l'avessi fatto sarebbe stato un altro personaggio di YGO, probabilmente qualcuno che in quel contesto non c'entrava un tubo.
    Comunque, nel passato di questa storia Aknadin avrebbe essenzialmente vinto, dato che era riuscito a far salire suo figlio sul trono - quando poi Seth avesse scoperto di questo altarino, se la sarebbe presa a morte con l'uomo. Per il resto, il passato alternativo di FCCV non includeva tutto il casino con Zork.
    Nell'epilogo, Yami e Yuugi sarebbero tornati a casa sani e salvi, e Yami sarebbe rimasto a vivere con Yuugi. Quest'ultimo avrebbe, infine, confessato agli amici che quello presentato fino ad allora come il cantante NoirChat/suo cugino era, in realtà, il suo fidanzato. Gli amici avrebbero replicato che l'avevano capito da quel dì.
    Probabilmente, nella migliore tradizione fiabesca, avrebbero concluso con un bacio.

    Devo dir la verità: a parte il background egizio che a ripensarci mi par deboluccio, mi sarebbe piaciuto molto scrivere questo finale. Avrebbe avuto uno squisito carico di pathos, sarebbe stato stranamente angst nei momenti giusti, ed era strutturato bene - ad esempio, il fatto che Yami dicesse proprio "Questo è un desiderio che non posso realizzare", avrebbe ripreso un concetto su cui si sarebbe battuto molto nella fanfiction, ovvero "posso realizzare qualunque tuo desiderio, con la magia o senza, devi solo fidarti di me", che sarebbe stato ripetuto sempre con diverse parole, ma stesso significato.
    Tuttavia, sebbene forse potrei scrivere senza problemi queste scene, non ci riuscirei col resto della fanfic... e scrivere solo il finale a parte non credo sia il caso. Perciò eccolo qui, riassunto nel modo più dettagliato possibile: ora sapete come sarebbe finita Fa' ciò che vuoi.

    Per chi si stesse chiedendo che fine avrebbero fatto gli altri personaggi: il gruppo principale (Anzu, Jono e Honda) ne sarebbe uscito molto unito, e non ricordo se era questa la fanfic dove avevo pensato di mettere accenni di Jono/Anzu (probabile, in quanto Mai non sarebbe apparsa). Seto, in seguito, avrebbe perfino chiesto scusa (!) - da parte sua era stata una semplice ripicca tsundere perché lo avevano irritato molto, non era nei suoi piani causare tragedie melodrammatiche. Leon e Rebecca avrebbero fatto amicizia col cast, ma poi sarebbero ripartiti alla volta di nuove avventure. Malik e Bakura sarebbero rimasti così, genio e """padrone""", e sarebbe stato molto hintato che Bakura aggirava senza problemi molte regole dell'essere genio. Loro sarebbero semplicemente spariti da un giorno all'altro, e nessuno ne avrebbe più saputo nulla. (Non avrei mai specificato cosa Bakura avesse combinato nel passato alternativo di FCCV, ma sarebbe stato sottinteso che lui si ricordava benissimo di Yami, e Yami avrebbe provato un'intensa antipatia per lui così, a pelle.)
    In quel frangente in cui erano rimasti soli nel deserto, poi, Yami e Yuugi avrebbero concluso di lasciare laggiù il Puzzle; per quanto ora dovesse essere innocuo, sarebbe sembrato preferibile lasciare che le sabbie se lo riprendessero. Molto stile Jumanji, sì.

    Questa storia era ispirata a varie cose. Di base, l'idea di un genio bastardo mi era venuta dal primo episodio dei Fantagenitori dedicato a Norm. Dai Fantagenitori avevo preso anche altro, come alcune regole, le bacchette, il genio come presenza costante... ovviamente, poi, avevo mescolato con l'Aladdin della Disney e il concetto generale di "genio".
    L'altra metà del meccanismo - ovvero le parti più bastarde, ma anche l'essenza della storia - venivano dritte dritte da La storia infinita. Era ripreso dall'AURYN il fatto che ogni desiderio costasse ricordi (cosa che, diciamocelo, si sposava benissimo con YGO) e che ci fossero conseguenze catastrofiche alla perdita completa della memoria. Allo stesso modo, però, veniva sempre da lì l'idea di un percorso folle e pericoloso, di desiderio in desiderio, per trovare se stessi e la propria volontà suprema. Spero si sia già capito dal riassunto, ma Yuugi avrebbe concluso la storia molto più onesto, deciso e sicuro di sé di quanto non fosse il piccolo Yuugi a cui Ushio fracassava il naso nel Prologo.
    Il titolo stesso è una citazione a La storia infinita: Fa' ciò che vuoi è una scritta incisa sul retro dell'AURYN, e mi pareva riassumesse bene tutto il concetto base.
    Infine, fra le varie ispirazioni, c'era una spolverata de La bella e la bestia. Inizialmente, Yami sarebbe dovuto essere più sullo stronzo andante che non sul molto irritante, perché avrebbe dovuto "imparare ad amare". Però farlo come principe malvagio (???) nell'Antico Egitto sarebbe stato troppo perfino per qualsiasi gradazione di OOC, e avevo preferito limare molto questo aspetto, mantenendosi su un più sobrio "rimanere buono ANCHE se la situazione per te fa davvero schifo."

    Sarebbe stata una storia autoconclusiva. Non erano previsti sequel. Una volta mi ero messa a scrivere un mini spinoff missing moment, Parigi ha la chiave del tuo cuor, tuttavia l'avevo tolto perché non mi piaceva com'era scritto. Ad ogni modo, non l'ho nominato fino ad ora perché superfluo: non aggiungeva nulla alla trama, erano letteralmente solo Yami/Yuugi e Bakura/Malik a Parigi nel giorno di San Valentino, con le solite pirlaggini e romanticherie varie.

    E questo è quanto. Dev'essere il riassunto più lungo di tutte le fanfic per cui era necessario lasciare degli appunti, lol. Ma per FCCV avevo pensato veramente tante cose. Se mi fossi ricordata tutto, questo post probabilmente sarebbe venuto lungo il doppio. Le cose fondamentali, comunque, ci sono tutte.
    So. Ecco qui. Non l'ho finita, ma almeno non vi ho lasciati nel dubbio di come si sarebbe conclusa pee l'eternità.
    Con questo, Fa' ciò che vuoi chiude ufficialmente i battenti. Ho amato questa storia. Spero questo finale, anche se solo il suo scheletro, sia stato di vostro gradimento.
    Bye!

    Edited by Tayr Seirei Soranance Eyes - 28/11/2017, 20:45
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